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Arma dei Carabinieri: 207 anni dalla fondazione

​“Sin dalle sue origini l’Arma è stata percepita non solo come una componente dello Stato, ma come lo Stato stesso tra i cittadini. Al di là di ogni sforzo organizzativo, al di là di ogni successo operativo, ogni italiano continua a riconoscere nel Carabiniere il volto rassicurante dello Stato. Nessuno come il Carabiniere, ascoltando le preoccupazioni dei cittadini e delle comunità affidategli, è in grado di offrire loro vicinanza, attenzione e umanità in un rapporto unico, autentico e antico. Questa è l’unicità dell’Arma”.

Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini in occasione della cerimonia per il 207° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

“In 207 anni di vita, l’Arma dei Carabinieri ha mantenuto la stessa missione e la medesima connotazione organizzativa. Una traccia permanente, di indiscussa solidità, sottesa alla cronaca delle migliaia di operazioni che tratteggiano la storia dell’Istituzione” ha affermato Guerini che nel suo intervento ha ricordato inoltre come l’Arma, insieme alle altre articolazioni della Difesa e dello Stato, abbia saputo rispondere alle esigenze della popolazione con assoluta concretezza e straordinaria capacità nella delicata gestione dell’emergenza.

“In una condizione del tutto inedita, ha trovato ulteriore valorizzazione la vocazione di vicinanza dei Carabinieri alle proprie comunità, anche attraverso le molteplici forme di assistenza concreta: dalla consegna di generi alimentari alle persone in difficoltà, al trasporto di medicinali e di bombole, fino al ritiro delle pensioni per i più anziani e al supporto per la campagna vaccinale” ha spiegato sottolineando l’altissimo prezzo pagato durante questo straordinario sforzo a favore delle nostre comunità.

“L’Arma ha pagato un prezzo altissimo: sono 30 i Carabinieri deceduti a causa del Covid-19 e dei tanti contagiati. Insieme a tutti i Caduti dell’Arma sono la più chiara testimonianza di un incrollabile attaccamento ai più alti valori etici e morali, anche a rischio della propria vita”.

 

FONTE: Ministero della Difesa

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